29.8.07

Watchmen - News sul film 1

LA SCENEGGIATURA DEL FILM
Non definitiva, ma comunque il film sarà più o meno così.

ComicUS, grazie al sempre ben informato Carlo Coratelli è riuscito ad entrare in possesso di una copia della sceneggiatura del film "Watchmen" e ne ha stilato una recensione per i suoi lettori.Prima di proseguire vi avvertiamo che quello che segue sarà un’analisi dello script che darà per scontata la vostra conoscenza del fumetto originale. Se non l’avete mai letto, vi sconsigliamo di andare avanti nella lettura, visto che vi verrà rivelata buona parte della trama dell’opera.Nota: La sceneggiatura analizzata non sarà quella definitiva utilizzata per il film ma è lo script ufficiale in atto fino al mese scorso, dunque soggetta a modifiche da parte del regista. Alan Moore è stato perentorio a riguardo. Lui la versione cinematografica di Watchmen non la voleva: è nato come un fumetto e tale doveva restare.E non ha tutti i torti l’autore di V For Vendetta: la struttura di Watchmen è cosi fortemente ancorata al media di origine, all’architettura dei dodici episodi che lo compone, alle appendici che contiene ogni singolo albo, che risulta difficile immaginarlo riportato all’interno di un film, a meno che non se ne operi una certosina ricostruzione nel passaggio verso la macchina da presa.Ormai però sappiamo tutti che a poco sono servite le opposizioni di Moore, dato che la Warner ha messo in mano a Zack Snyder la regia del progetto che vedrà la luce nel 2009, ma sarà da vedere se i suoi timori si riveleranno più o meno fondati…La storia di Watchmen la conosciamo: un uomo viene ucciso brutalmente e si scopre che si tratta del Comico, viscido membro di due generazioni diverse dei supereroi, quella dei Minute Men e quella dei Crime Busters (nel film il secondo team di supereroi prende il nome dal titolo, chiamandosi The Watchmen), il suo omicidio mette in subbuglio la comunità dei supereroi: Rorschach, il giustiziere sociopatico; Nigh Owl, il vigilante ritirato a vita privata; Doc Manhattan, l’uomo dai poteri nucleari; Silk Spectre, la compagna di Manhattan; Ozymandias, il ricco industriale di successo. L’avventura prosegue tra indagini, tradimenti e omicidi sotto l’ombra della minaccia dell’incombente conflitto atomico.La sceneggiatura ricalca la struttura originale, attualizzandola: la guerra fredda con l’unione sovietica è diventata il conflitto il medio oriente, con Doc Manhattan che viene definito l’arma americana di Satana dagli Islamici.Fin dall’apertura è evidente quella che sarà una caratteristica molto influente nella storia: l’azione.Non fraintendano i nostri lettori: non vogliamo dire che il film di Watchmen si pone come un film picchiaduro tutto acrobazie. I momenti riflessivi e introspettivi ci sono, ma la sceneggiatura dove può indugia con piacere nelle sequenze che possano risultare più cinematiche, a volte create ad hoc.Ecco che quindi il film si apre con la rocambolesca lotta tra il Comico e il suo assassino, e prosegue con altre sequenze frenetiche, tra cui Laurie che sfugge ai militari che la vogliono prendere in custodia spaccando qualche naso, Archie (la nave di Night Owl) inseguita dalle forze dell’ordine dopo l’evasione e cosi via fino ad un combattimento senza esclusione di colpi in Antartico.Come detto, il film segue la storia del fumetto, aprendosi con l’indagine sull’omicidio del Comico e proseguendo con la scoperta di una cospirazione più grande. Ma, se nell’opera di Moore questa non era altro che una cornice dentro la quale si inserivano tante altre storie, grandi e piccole, qui il misterioso complotto diventa il centro della trama. Tutto quello che è collaterale viene tagliato via: niente storie di pirati, niente coppie lesbiche in crisi, niente psicologi che trascurano la moglie.La sceneggiatura è assolutamente concentrata a sviluppare l’intreccio, tanto che ci sono molte scene aggiunte proprio a questo scopo, tra le quali si segnala uno spazio molto maggiore per Adrian Veidt, che nella sceneggiatura è presente in molte più sequenze “critiche” (vedi l’intervista di Manatthan o tutta una serie di dialoghi con Night Owl) che renderanno, agli occhi dello spettatore più smaliziato, prevedibile le risoluzione, ma che comunque contribuiscono ad arricchire di dettagli la trama.Le conseguenze di questa scelta ricadono soprattutto sul background dei personaggi.Moore è riuscito a creare un cast molto credibile grazie all’uso continuo dei flashback che ne rivelano, di capitolo in capitolo, le varie sfaccettature e la personalità tridimensionale. Nel film, invece, i flashback sono presenti in maniera molto limitata e più per dare dettagli sulla storia complessiva che su quella dei personaggi, a confermare la natura più “plot-oriented” che “character-oriented” del prodotto.Il Comico è forse quello che riceve la maggior attenzione, sono stati tagliati solo lo stupro a Sally Jupiter (anche se è una scena di cui si sente molto l’assenza) e la confessione a Moloch, anche se entrambe le scene vengono evocate tramite i dialoghi.Silk Spectre ha i suoi flashback sparsi per tutta la durata della storia, ma manca la visione di insieme che la porta a scoprire l’identità del padre, la quale avviene d’improvviso e senza alcuna spiegazione.Per Rorschach e Manhattan invece sono ridotti al minimo e servono solo per riassumere le loro origini (nel caso di Ror, la scissione della personalità), mentre per Adrian non ce ne sono, se non contiamo un (bel) monologo su Alessandro Magno.Il risultato finale è che c’è molto meno lavoro sui personaggi, non ci viene mostrato quasi nulla di come arrivano ad essere quello che sono, facendo l’errore, come nel caso di Manatthan, di pensare che il momento dell’origine dei superpoteri sia quello che caratterizzi di più il personaggio ignorando quello che c’era prima e c’era dopo (non c’è nulla, ad esempio, sul suo rapporto con le compagne). Le figure quindi sono più piatte e meno motivate.Puntando sull’intreccio, la sceneggiatura riesce comunque a presentare una struttura solida, in cui, con un crescendo, si accumulano i dettagli e gli elementi verso l’apocalittico finale che (e questo farà rabbrividire molti) è diverso da quello della graphic novel.E non si tratta solo di un “dettaglio”, come il piano finale di Adrian Veidt (che cambia radicalmente nella forma ma non nell’obbiettivo: niente creatura e ondata psichica, bensì una simulazione dei poteri di Manatthan), ma nell’intero senso del finale, che perde la sua connotazione ambigua cercando di diventare più un “trionfo” dei buoni, con tanto di morte finale del “cattivo” e Night Owl che continua la sua carriera da supereroe.Si perde quindi il gusto amaro della rassegnazione e si viaggia di più verso un vero e proprio happy ending, anche se l’inquietante inquadratura finale resta quella del fumetto.Tirando le somme, quello che possiamo dire della sceneggiatura di "Watchmen" è che il risultato è un bignami della graphic novel con dignità propria, ma senza la genialità del prodotto di origine. Cerca di riportare le tecniche visive della versione cartacea, proponendo continui cambi di prospettiva e un collage frenetico di sequenze diverse, limitando purtroppo l’ispirazione ad un solo fattore estetico e lasciando da parte tutto quello che c’era di più profondo e intimista.Il prodotto finale, in mano ad una buona regia, potrà essere un ottimo film di cassetta che non potrà che deludere i fan del prodotto originale che vi cercheranno la complessità che lo contraddistingueva all’origine.

2 commenti:

Smart ha detto...

qualche appunto:

Moore ha sempre detto di non voler mai cedere i diritti dei suoi fumetti per farne degli adattamenti cinematografici, però poi alla fine si è sempre preso il suo bel assegno senza fiatare. E' un genio della scrittura (quando ci si mette, perchè anche lui ha scritto un tot di cagate) ma anche un'emerita puttana quando si parla di soldi.

Inoltre tieni conto, come tu stesso scrivi, che questo è solo uno script che avrà mille se non di più arrangiamenti e cambiamenti. La storia del cinema è piena di film che hanno subito infinite riscritture di essere girate, e qualcuno anche mentre lo stavano girando con finale deciso all'ultimo momento (Casablanca docet)

Infine non partire prevenuto, guarda cos'hanno fatto con V e con 300, anche se non sono stati belli come l'originale da cui sono tratti, il risultato finale è stato più che positivo

Maìnoman (Matt Neverno) ha detto...

ma il finale, così com'è, non ha senso..
il finale di watchmen (fumetto) ha la sua morale, serve a qualcosa...
Non ha senso far cambiare il finale. Perchè?
Un finale così stona con tutto. Capisco la più azione, la mancanza di flashback, meno storia, meno caraterizzazione dei personaggi, ma si rischia di fare solo un qualcosa che ha i personaggi di Watchmen e non che sia la trasposizione cinematografica di Watchmen.

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