28.2.09

Watchmen - Le differenze definitive tra film e fumetto

Venerdì uscirà.
Sappiamo che il polipone alieno non ci sarà per una questione di troppe sottotrame da sviluppare in un film di due ore e mezza, ma che il finale mantiene lo stesso messaggio.
In più, come sappiamo, molte cose saranno escluse dalla versione cinematografica per essere dentro la versione estesa in DVD. Ordini della produzione che non voleva 3 ore e mezza di film al cinema e che sono state ridotte di un'ora.
Ci sono altre 9 differenze tra film e fumetto che Snyder ha reso note.

  1. Il Gufo Notturno guarda Rorschach diventare una macchia
    Dopo il confronto con Ozymandias, Rorschach viene spazzato via da Dr. Manhattan. Nel fumetto, il Gufo Notturno non viene ucciso perché si trova con lo Spettro di Seta. Nel film, Dan Dreiberg guarda l'assassinio senza poter fare nulla. "Pensavo che servisse un momento così, alla fine del film," spiega Snyder. "Il rapporto tra Rorschach e il Gufo che stabiliamo nel film è molto dolce. Abbiamo la possibilità di dare uno sguardo a com'era il loro legame. Pensavo che sarebbe stato importante per Dan se avesse potuto vedere il suo amico morire, e in questo modo lo motiva a tornare indietro a confrontarsi con Adrian e impazzire.
  2. Nevica! Nevica!
    Nel fumetto, la giovane Laurie ha un flashback toccante nel quale scuote una palla di vetro di neve. E nonostante la scena non sia nel film, Snyder rivela che la palla di vetro c'è. "Nella sequenza dei titoli iniziali, guardando attraverso la porta, si vede la piccola Laurie scendere dabasso dove i suoi genitori stanno litigando, e sulla televisione abbiamo messo un globo di vetro di neve che abbiamo scosso prima di girare."
  3. Una passeggiata verso la tana di Ozymandias
    Nel romanzo, il Gufo Notturno e Rorschach si schiantano con la loro navicella in Antartico, e poi si trascinano per miglia e miglia verso il covo di Adrian Veidt. Nel film, camminano poche centinaia di metri. "Era solo perché mi piace quella scena in cui vedi il veicolo del Gufo e, allontanandoci, Karnak in primo piano. Volevo che ci fosse una geografia, che la gente si rendesse conto delle distanze. Inoltre, quando si avvicinano a Karnak, ora li si può vedere nel dettaglio. Altrimenti, sarebbe stato un po' complicato.
  4. Una intervista pelosa?
    Celebrità tra i supereroi, Dr. Manhattan va come ospite a un notiziario durante un momento molto importante di Watchmen. Nel comic di Moore l'intervistatore è un presentatore normalissimo. Nel film... "è Ted Koppel," conferma Snyder. "Faccio cose del genere molto spesso, nel film. Cerco di immergere le ambientazioni nella cultura pop e portare dei riferimenti verso il mondo reale."
  5. Uccidi i Media
    In seguito alle rivelazioni fatte durante la sua intervista, uno scosso Dr. Manhattan si trova circondato da giornalisti che lo riempiono di domande. Nel romanzo, li fa sparire e riapparire all'esterno. Nel film, sparisce lui e ricompare su Marte. "Nell'edizione DVD estesa vedrete la scena correttamente, ma nel film per il cinema abbiamo dovuto accorciare un po' i tempi per muoverci più velocemente nella storia di Dr. Manhattan. Nell'edizione estesa, in realtà, non si scopre cosa ne ha fatto di tutta quella gente. Non li si vede comparire nel parcheggio: non rendiamo la cosa semplice, vogliamo che non si capisca se li ha uccisi o no."
  6. Janey con la parrucca
    Nel fumetto, l'intervista a Dr. Manhattan va fuori controllo quando i giornalisti gli rivelano che potrebbe aver fatto venire il cancro ai suoi cari. Nel film, la sua ex ragazza Janey Slater compare nello studio televisivo e si toglie una parrucca, rivelando di essere vicina alla morte. "Avevamo bisogno di riportare emotivamente la questione sul passato, su Janey, perché i giornalisti non bastavano. C'è una intervista con lei, nel fumetto, dove dice praticamente quello che nel film rivela in quella scena."
  7. Strizzacervelli
    Nel fumetto, gli incontri di Rorschach con lo psichiatra Malcom Long getta il buon dottore in una vera e propria spirale. Nel film, la sottotrama è stata rimossa. "Questo è fin troppo indulgente. Non approfondiamo molto, ma ammetto che mi sarebbe piaciuto."
  8. Il drink sul Comico
    Nel fumetto, un intenso flashback mostra Laurie confrontarsi con Edward Blake e lanciargli un drink sul viso. Nel film, la scena non c'è. "Sì, non volevo mettere quella scena. Ho pensato bastasse un solo flashback Comico/Laurie," spiega Snyder. "Così ho lasciato quello che si svolge fuori dal quartier generale dei Watchmen."
  9. I dispositivi assordanti
    Sia nel fumetto che nel film, Archie è il veicolo scelto per andare a recuperare Rorschach nella prigione, ma nel film non sentiamo li stridolii spaccaorecchie che assordano le guardie e i detenuti. "L'aviogetto del Gufo ha i dispositivi assordanti, ma non li sentiamo nel film. Nella edizione estesa in DVD, quando i tre stanno fuggendo dalla prigione, c'è una scena in cima al tetto nella quale Dan esclama 'Ho dovuto spegnere i dispositivi, quindi dovremo far fuoco presto!', quindi un riferimento c'è."
Ad essere sinceri non sono differenze fondamentali e dall'anteprima di Londra di qualche giorno fa sembra che il film abbia ricevuto tante lodi dai fan e non (sebbene quest'ultimi l'hanno giudicato un po' lento). Vedremo. Comincio a sperare davvero bene per questo film.

27.2.09

al lavoro!! al lavoro!!

"al lavoro!!" due volte.
mai mi era capitato di avere due progetti in mente, tutti e due validi ed entrambi fattibili. Per di più, mentre con uno voglio realizzare il mio capolavoro (tentiamoci), l'altro si è costruito da solo con una storia decente e tanto, ma tanto divertimento. arriverà il momento dove dovrò posticiparne uno, ma per adesso scrivo due storie di diverso genere e di diversa conclusione e mi sto divertendo un mondo. dopo gli ultimi eventi non proprio piacevolmente accaduti, sembra che la testa mi sia tornata e la macchina è tornata ad andare. a velocità supersonica.
ora, dove sono i freniiiiiiiiiiiii?--

20.2.09

Raccontami una storia

-Andiamo, piccola. E' tardi, è ora di dormire.
-Allora nonno, raccontami una storia.
-Piccola mia, tuo nonno non si ricorda nessuna storia. Le uniche cose che mi ricordo sono la guerra e il lavoro nei campi, ed entrambi non sono racconti da narrare ad una bambina.
-Ma, nonno, io sono grande.
Il nonno non era preparato a questa risposta e sorride.
-Non si è mai troppo grandi per quelle storie.
-Allora, nonno, raccontamene una più bella, che parli di principesse e di draghi, di principi azzurri e di cieli lontani.
-Hai tanta fantasia...
-E' perchè sono piccola. E poi non riesco a prender sonno senza una storia.
-E come la inizio?
-Come iniziano tutte le storie, nonno. Comincia con "C'era una volta".
Il nonno la guarda e i suoi occhi colmi di esperienza penetrano nelle pupille azzurre della nipotina, entra in lei con uno sguardo e improvvisamente l'iride forma orbite stellari, la vecchiaia lascia il posto all'intrattenimento.
-C'era una volta... -comincia il nonno.

"C'era una volta una giovane principessa che abitava in un castello meraviglioso. A lei piaceva la sua stanza, i suoi giocattoli, la cucina di Mastro Cuoco, specialmente quei buonissimi biscotti al cioccolato che le preparava per colazione. La giovane principessa abitava da sola, perchè il re e la regina erano andati in guerra contro il più feroce dei draghi, Furendal."

-Ma nonno, che razza di nome è Furendal per un drago?
-E come dovrebbe chiamarsi?
-Furia o Titano o....
-Beh, cara mia, hai voluto la storia del nonno? Il mio drago si chiama Furendal.
La bambina sorride e si sistema, muovendo le gambe, sotto le coperte.

"Questo Furendal era un vero mostro, uno di quei draghi che sputavano fuoco e incendiavano i villaggi, distruggevano le case, rovinavano il raccolto nei campi. Il popolo, insomma, era in preda al panico e serviva l'aiuto dell'esercito del re e della regina per uccidere il drago. La principessa sarebbe dovuta andare con loro, perchè secondo le regole del regno, la figlia reale non poteva abbandonare i propri genitori. Ma il re, che era un uomo saggio, non poteva mettere in pericolo la vita di sua figlia, perciò la lasciò con la schiavitù di corte e lei, all'inizio, era felice."

-Come può essere felice senza la sua mamma e il suo papà?
-Erano altri tempi, piccola mia.
-E poi?

"Poi, un giorno, la principessa si affacciò al balcone e vide questo ragazzo su un cavallo bianco"

-Ma poi i suoi genitori tornano?
-Vuoi sapere come continua la storia?
-Sì.
-Bene.

"Su un cavallo bianco, dicevo. La principessa non aveva mai visto un ragazzo così bello. Nel castello c'era solo Gustavo, il suo cugino di tre anni più vecchio, ma era solamente un compagno di giochi, per non sentire la mancanza dei suoi genitori.
Il giovane ragazzo vide la principessa e le parlò:
-Chiedo scusa-disse-gentile donzella. Non ha visto per caso un drago feroce passare da queste parti?
Con il viso rosso della timidezza, la principessa rispose:
-Mio padre, il re, e mia madre, la regina di queste terre, sono andati a combattere e sconfiggere Furendal. Il drago di qui non è passato.
-Saprebbe indicarmi la via della vittoria?
La ragazza non sapendo la risposta, tornò dentro casa e si mise a studiare i libri in biblioteca, l'enorme biblioteca del castello piena di volumi impolverati e antichi.
Il giorno dopo il cavaliere tornò sotto il balcone.
-Chiedo scusa-disse-gentile donzella. Io voglio metter fine a tutta questa onda di malvagità che Furendal il drago sta portando nelle nostre terre sacre. Saprebbe indicarmi la via della vittoria?
-Cavaliere! Il drago vive nelle montagne più alte della catena delle nevi. Buona fortuna.
Il cavaliere salì a cavallo, ma si fermò perchè la principessa lo chiamò:
-Mio cavaliere!- gli lanciò una coperta di lana- Torna da me, mio cavaliere!
Il cavaliere si toccò il cappello e partì verso le montagne.
Dopo un lungo cavalcare il cavaliere trovò il drago feroce, lo sconfisse, ma quando lo vide morto che zampillava sangue sul terreno, si rese conto di aver speso tempo e fatica inutilmente.
Tornò al castello della principessa per riportarle la coperta di lana. La chiamò:
-Chiedo scusa-disse alla principessa affacciata al balcone che lo aspettava- gentile donzella. Ho sconfitto il drago Furendal e mi sento sconfitto. Ho raggiunto il mio obiettivo, ma sento di aver perso qualcosa. Saprebbe indicarmi la via della vittoria?
La principessa sorrise e rispose:
-La via della vittoria, mio cavaliere, è correre fino a questa stanza del castello e stringere questa piccola principessa tra le sue braccia."

La bambina a letto si era addormentata. Il nonno smise di raccontare la storia. Le sistemò le coperte e poi le sussurrò dolcemente qualcosa riguardo alla famiglia, ai genitori, agli amici.
Ma noi siamo solo osservatori di questa storia e dobbiamo mantenere le distanze perchè le cose sussurrate non vanno diffuse.

16.2.09

nel frattempo..



Trovato oggi in offerta nel negozio dei ladri. Lo guarderò sabato notte o la prossima settimana. Per adesso sembra qualcosa di porco, di perverso e di denuncia. Praticamente, se contiene un po' di belle sequenze, inquadrature fatte bene e almeno qualche tetta e qualche scena di sesso è un bel film.


Trovato anche questo che guarderò il prima possibile


E infine mi son seviziato comprando un film che so a memoria ma che mancava al mio scaffale


E l'edizione semplice, ma con il video e l'audio restaurato vale assolutamente.
Naturalmente lo metto in lista nelle cose da (ri)vedere.

Ah già. Sono anche indietro con tutti i telefilm.
E scrivo la sceneggiatura del nuovo film a tempi lentissimi.

In definitiva, troppe cose da fare e troppo poco tempo.
Ho bisogno di una pausa.

13.2.09

-20daysToWatchingTheWatchmen

Mancano 20 giorni e poi il 6 marzo uscirà in contemporanea con l'America in Italia il film più atteso dal sottoscritto per questo 2009.
Più il giorno si avvicina, più la curiosità da nerd sale e cresce.
Alla fine, l'unica cosa che mi preoccupa è il doppiaggio italiano (specialmente il caro amico Rorschach).

Lo ammetto, sto un po' diventando monotono, trascurando questo blog e dicendo sempre le stesse cose. Pazientate. Prima o poi passerà.

8.2.09

Alan Moore legge il diario di Rorschach



Siamo giunti al definitivo countdown per il film.

6.2.09

Daredevil: Born Again



Ma che bella edizione!
Ma che bella storia!

Spero che la Marvel faccia un'edizione simile anche per le altre saghe di Miller come Love&War ed Elektra: Assassin.
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