14.3.08

-10. Ma vaffanculo!!

Da Comicsblog.it:

"Un bambino americano di soli 10 anni,Codey, era stato urgentemente ricoverato in ospedale per aver fatto un gioco molto pericoloso insieme al fratello ed altri amici. A quanto pare si era fatto seppellire con la testa sotto la sabbia per emulare una tecnica propria dei ninja del Villaggio della Sabbia, mostrata più volte nell’anime di Naruto.
Il ricovero non è servito a granchè, visto che le sue condizioni si sono aggravate e in poco tempo Codey ha perso la sua battaglia con la vita.

Questo non è un articolo di denuncia verso l’anime, ma è solo un modo per salutare un piccolo innocente che ci ha lasciato sognando di essere il suo eroe. "

Sono senza parole. E' logico che i bambini fanno qualche cazzata (anche se comunque i genitori dovrebbero averli educati bene sti bambini di 10 anni).
Quello che mi lascia veramente tra il sorpreso e l'incazzato è l'ultima frase, tale: "Questo non è un articolo di denuncia verso l’anime, ma è solo un modo per salutare un piccolo innocente che ci ha lasciato sognando di essere il suo eroe".

Primo fra tutti i punti: Come si può pensare a 10 anni di emulare un cartone animato mettendosi a testa in giù sotto la sabbia? Come fanno gli amici (quanti erano? due? tre? di più?) a seppellire un loro coetaneo senza accorgersi che forse, ma dico forse, non è un bel gioco da fare?

Secondo: odio Naruto, gli anime e i fenomeni di costume giapponesi che hanno fatto il lavaggio del cervello a metà mondo. Un tempo non si faceva a gara a farsi mordere da un ragno per ricevere poteri soprannaturali o rimanere otto ore in una cella frigorifera per imitare Steve Rogers. Un tempo si aveva più stima dei fumetti e dei loro derivati perchè erano storie e la gente capiva che il mondo dei fumetti era totalmente diverso dal mondo reale. Non può esistere un Tex reale (ok, forse John Wayne, ma prendetelo per buono), non può esistere un Gundam: il personaggio dei fumetti era un modello di "buono" che era dannatamente inverosimile. Si divertivano a sognare di essere Willer e Carson alla carica contro i banditi, ma non si compravano armi per spararsi a vicenda (e in quel caso chi interpretava Willer vinceva sempre). Ora è tutto così confuso. I fumetti sono nati per intrattenere gli adulti, non i bambini. Capitan America era contro i nazisti per le truppe americane, qualunque personaggio di fumetti fino all'arrivo dei manga e dei fenomeni giapponesi aveva dai 25 anni in su. Non c'erano bambini immortali, resurrezioni o poteri e tecniche.

Punto tre: veramente osceno il fatto che in quell'articolo di comicsblog l'autore dice tra le righe: "Naruto è bello. Quel bambino è stato scemo, ma nulla toglie che Naruto sia figo. Leggo Naruto. Mi piace Naruto. Tutti dovrebbero morire pensando di emulare Naruto". Complimenti per il coraggio, davvero.

E poi è giusto allora che i genitori di un ragazzo non vedano di buon occhio i fumetti. Davvero tante condoglianze a quella famiglia americana che ha perso il proprio figlio.
Naruto 1, umanità 0.
Bene, fans di Naruto: festeggiate, continuate a comprare un'arma di distruzione di massa.
15 anni e leggete Dragon Ball e Naruto. A 15 anni tempo fa c'erano i Peanuts. Come? I tempi sono cambiati? Ma ditemi se è più divertente leggere una striscia di Schulz che un capitolo di Naruto. Ah no, dimenticavo: logico che è più divertente il secondo. La striscia non riuscite a capirla.

Vergognatevi tutti.
Vaffanculo.

1 commento:

fede ha detto...

Negli anni '70 c'era stato il broblema di alcuni ragazzini che si erano dati fuoco per emulare la torcia umana, tanto che il personaggio nel cartone animato era stato sostituito da un robottino... Lungi da me difendere Naruto che considero indegno anche per cagarci sopra, lo sai, ma queste cose sono sempre successe...

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