Reazione non sempre a catena

Si va migliorando. Lentamente. Poco a poco. Riuscirò solo a diventare felice quando vedrò mio figlio crescere e mi dirà: "ti voglio bene". Credo non possa esserci cosa migliore di tutto ciò..

Nel frattempo torniamo al presente con una lieta notizia che la Moni saprà apprezzare. Il compito d'italiano è andato più che bene. Ho fatto un buon tema, uno dei migliori di sempre. Un po' spaventato per qualche "parolina" in più considerata tabù (o taboo o tabbozz) scritta. Si sa, c'è l'età in cui si pensa che in un tema di italiano, a scuola, non sia il caso di scrivere paroline sempre vietate. Quel sabato ero ispirato, sapevo di scrivere un buon prodotto e quindi me ne sono sbattuto le palle e ho parlato di prostituzione morale. Potevo dirlo in un altro modo come: "ci si vende alla società" oppure "Non si pensa e si segue il gruppo", ma scrivevo con odio, avevo buttato fuori la mia anima malvagia, il mio vero io, quello che se ne sbatte di tutto se deve scrivere. E quindi alla fine del tema (che spero di fotocopiare e postare, perchè a mio parere merita davvero) ho denunciato gli adolescenti di oggi, ero incazzato e il prof l'ha capito. Ecco quindi saltare fuori che i giovani attuano una prostituzione morale in un mondo impersonale. Ho aggiunto altro. Tra parentesi, il tema era sulla solitudine. Quando (e se) posterò i nodi verranno al pettine (o alla gola). Setteppiù, alla fine, come valutazione. E non mi dispiace. Chissenefrega se è un voto sotto la media. Ho avuto il piacere di scrivere quello che pensavo senza il rischio di essere censurato o criticato. L'anno scorso ho preso 9 per una recensione di un film visto a scuola ("La rosa bianca", consigliato) e un 8 e mezzo per la recensione di "Cuore Sacro" (anche quello visto a scuola, evitatelo), quest'anno 7+ per un tema che personalmente mi piace.
Sono contento. E' un sorriso sincero quello che ho appena fatto. Voi non avete avuto l'onore di vederlo. Peccato.