24.9.07

Novella

NOVELLA
Magico era un sogno. Uno di quei pochi sogni che quando accadono sei ben felice di dormire venti ore in più solo per vedere come va a finire. Al contrario di Impossibile, Magico poteva entrare nella testa delle persone e diventare realtà. Se solo avrebbe trovato una persona degna di lui. Infatti, Magico era un sogno unico. Non era come Incubo che era infinito: una volta entrato nella testa di qualcuno moriva, per dar spazio alla Realtà. Se solo avrebbe trovato una persona degna di lui.
Magico conteneva il Vero Amore, conteneva la Bontà, conteneva la Purezza. Magico era il Buono, le cose più belle del mondo, la pacifica convivenza di tutti gli elementi.
Magico vagava alla ricerca della persona giusta. E poi, dopo lunghe ricerce, la trovò.
Eri te.
Si presentò, dicendo chi era, ma eri un individuo sordo e cieco. Non potevi vederlo, non potevi sentirlo. Lui entrò nella tua testa e combattè il vortice oscuro che alberga in ogni singola testa di ogni singolo individuo e nel momento in cui ti offrì la sua Purezza, lottando contro la vita e la morte, tu rifiutasti.
Sì, proprio tu.
E anch'io.
Chissà perchè, ma è più semplice rifiutare che accettare una proposta. E quando ti accorgi che hai sbagliato ci stai male.
Perchè Magico era un sogno di tipo unico. Entrato in una testa qualunqua moriva per dare spazio alla Realtà.
Ma Magico era anche Irrealizzabile. Magico era il Sogno che volevamo e che eravamo ad un passo dal prenderlo. Magico è morto.

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