4.9.07

The walking dead: Giorni perduti


C'è qualcosa di strano in questo fumetto. Da una parte un bianco e nero non proprio convenzionale di un fumetto USA. Non è un b/n come lo sono i fumetti manga o italiani: è una colorazione al computer in bianco e nero. Dall'altra parte abbiamo la storia: una storia zombiesca degna del miglior Romero. Ed è proprio questa la cosa che mi ha lasciato, come dire, un po' allibito. La trama, la situazione, i personaggi sanno tutto di già visto. Non ci sono veri e propri colpi di scena, sai che se la ragazza dice: "Vado in bagno" verrà attaccata da uno zombie. E' un fumetto totalmente clichè.
E per questo stupendo.
Le pagine scorrono che è un piacere affrontando un po' di tutto: dall'amicizia, all'amore, all'umanità... Non una zona morta, non un momento di pausa. "The walking dead" parte. E quando parte non ti fermi. Cammini insieme a loro senza mai fermarti.
I disegni sono buoni, non sempre perfetti, con apici nei primi piani. Esistono disegnatori peggiori di questo ennesimo Moore sulla scena fumettistica. E di solito se si fa un horror si fa uno splatter. E questo disegno invece è abbastanza raffinato per una storia del genere. Che non è splatter.
E' uno dei pochi fumetti zombieschi che lascia più spazio alla psicologia dei personaggi e non fa degli zombie dei co-protagonisti.
Bello. Veramente bello. Sono stato morso e contagiato. Attendo i prossimi volumi.

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